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U M B R
N O V A R O
Capitano di vascello, da Diano Marina,
alla memoria.
« Comandante di incrocia.
tore leggero, dedicava tutte
le sue energie spirituali e
materiali alla preparazione
della nave per il supremo
cimento, guidandone ogni
attività verso un sacro
ideale di dovere e di sacri-
ficio. Impegnato in lungo
e strenuo combattimento
contro forze superiori, por-
tava animosamente al fuo-
co la sua unità, infondendo
nei dipendenti, con la pa-
rola e con l'esempio, le sue
alte doti di coraggio e di
sprezzo del pericolo, e continuava con im-
placabile volontà l'impari lotta anche quan-
.do la sua nave, immobilizzata dalle avarie e
colpita a morte, era circondata dagli avversari
che concentravano su di essa l'offesa con ogni
arma a distanza ravvicinata. Ferito grave-
mente durante l'azione, incurante di se, dava
disposizioni per il salvataggio della gente,
mentre l'unità affondava a bandiera spiegata
Minorato dalle ferite riportate, deciso ad ina-
bissarsi con la nave, veniva dai suoi ufficiali.
munito a viva forza di un salvagente e so-
spinto in mare. Raccolto da unità nemica,
soccombeva alle ferite dopo due giorni di
sofferenze sopportate stoicamente, chiudendo
in terra straniera la sua nobile esistenza
tutta dedicata alla Patria. »
(Acque di Candia, 19 luglio 1940-XVIII)
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LE MEDAGLIE D'ORO DI QUESTA GUERRA
Mittente
Studio Técnico Editoriale Italiano • Roma